martedì 9 dicembre 2008

012 ANIME NERE

Autore: Gioacchino Criaco Editore Rubbettino Pagine: 210
Un noir mozzafiato, esploso dal ventre della Locride, gravido di segreti malcelati. Anime nere traccia la parabola esistenziale di tre giovani figli dell'Aspromonte che, bramosi di conquistare una vita diversa da quella ricevuta in dote, intraprendono un cammino fuori dalle regole. Danno e subiscono violenza, in un crescendo febbrile che dilagherà sempre più lontano: dal nord Italia all'Europa. I personaggi, Luciano, Luigi e la voce narrante, percorrono sino in fondo il sentiero di sangue da loro stessi tracciato. Sono contigui alla 'ndrangheta. E cattivi. Ma alla loro cattiveria hanno contribuito in tanti. La distinzione fra il bene e il male è però netta, impietosa, anche se nella loro vita, oltre alla violenza e al dolore, c'è una realtà inaspettata, fatta di affetti, amore, arcaicità. E c'è il mondo modernissimo di Milano, dei traffici, della corruzione. Sulla loro strada incontrano trafficanti di droga, terroristi arabi, imprenditori, politici, in una commistione che riflette il volto impresentabile della Nazione

2 commenti:

Libera Libri Lamezia ha detto...

Vorrei fare una breve consideraziuone sul fenomeno (ampliamente descritto nel libro) relativo all'enorme diffusione dell'attività criminosa dall'aspromonte al nord d'Italia e nel mondo. A determinare ciò ha contribnuito sopratutto lo scarso intervento dello Stato, che ha la colpa, a mio avviso, di avere sempre sottovalutato il problema. Infatti, i vari governi che si sono succeduti sin dagli anni 70 ( quando è iniziata l'escalation) non hanno mai voluto affrontare con determinazione la questione, considerandola come un "problema dei meridionali" e che quindi non riguardasse più di tanto il resto del Paese. E' emblematico il fatto che, nel periodo dei sequestri di persona, il governo di turno provvedesse a fare intervenire l'esercito nella Locride solo quando si trattava di dover liberare qualche ostaggio rapito nel centro nord ( e, pare, pagandone pure il riscatto), mentre se ne infischiava altamente per i numerosi ostaggi locali. Questo atteggiamento dello Stato si è poi tramutato in un vero e proprio "effetto boomerang". Un altro aspetto che vorrei evidenziare (che, però, non merita alcun commento) riguarda la scandalosa connivenza esistente tra deliquenti e politici, imprenditori, professionisti, nonchè magistrati e forze dell'ordine.
Lamezia 9/01/09

Anonimo ha detto...

Anime Nere non è un noir, in un giallo ma una denuncia sociale dei mali endemici della nostra Calabria, stretta in una morsa di odio secolare e di vendetta! Criaco non racconta un'opera di fantasia ma una realtà che è difficile da non vedere -e lui l'ha vista- per denunciarla ed invitare a discutere su di essa al fine di trovare "COMUNITARIAMENTE" le soluzioni!
Le soluzioni o la soluzione? io penso, dopo aver riflettuto ancora una volta sul problema e sulle innumerevoli ANIME NERE che solo una è la via che ci rimane (non per essere disfattisti) ed è quello della svolta culturale.
La Calabria è ricca di un retroterra storico, paesaggistico e naturalistico che è ignorato:recuperiamo la tradizione e assurgiamola a base di sviluppo con ricadute occupazionali, recuperiamo gli esempi positivi del passato questa è la vera modernità della Calabria!