martedì 9 dicembre 2008

022 LA GRANDE RAPINA AL TRENO

Autore: Michael Crichton Pagine: 280

Di tutti i segni del progresso che avrebbe cambiato il mondo, il più visibile e il più impressionante erano le ferrovie. Per questa ragione il significato della grande rapina al treno Londra-Parigi del 1855 andò ben al di là del puro fatto di cronaca. Dopo il clamore che destò nell’opinione pubblica – grazie anche alla recente diffusione della stampa – si comprese che il progresso non sarebbe stato più solamente il motore dell’evoluzione umana, destinato a liberare la società dalla miseria e dal crimine, ma anche il creatore di nuove classi di criminali. La grande rapina al treno, storia di un atto criminale senza precedenti, ma anche di un genio, il ladro gentiluomo Edward Pierce, è raccontata da Michael Crichton con un estro narrativo che ci riporta ai grandi classici della letteratura, alla Londra di Charles Dickens vista con gli occhi di uno scrittore del XX secolo. Crichton, il più poliedrico tra gli scrittori di thriller, capace di dar vita in poche righe ai suoi personaggi e di rendere indimenticabile ogni sua opera, con questo romanzo esordisce per la prima volta in un giallo storico, costruendo un meccanismo perfetto e ricreando magnificamente il mondo della nascente borghesia industriale, con le sue pubbliche virtù e i suoi vizi privati, e l’universo nascosto dei ladri organizzati, dei vicoli malfamati e delle attività illegali nella Londra di metà ’800. Un grande romanzo criminale per celebrare la prima grande rapina a un treno che la storia ricordi.

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