martedì 9 dicembre 2008

001 RISIKO- I problemi degli Italiani, Le finte guerre della politica


Autore: Giovanni Floris Editore: Rizzoli Pagine 231

In Italia la politica rischia di trasformarsi in un gioco da tavolo. Come in una partita del popolare Risiko, i politici si misurano su un campo di battaglia che ricorda solo da lontano il mondo reale, e ogni giorno chiedono ai cittadini di schierarsi dall'una o dall'altra parte dell'ennesima frontiera ideologica. Liberalizzazione o Protezione? Innovazione o Conservazione? Ci vuole poco a dividere l'Italia in due. Ma ad opporsi non sono idee e progetti alternativi; sono atteggiamenti, frasi fatte, princìpi "pret-à-porter" imposti da chi gestisce il potere per mascherare la propria incapacità di trovare soluzioni concrete. Così il problema di regolamentare un mercato del lavoro sempre più iniquo, che ha prodotto una generazione di precari allo sbando, diventa una battaglia "pro o contro la legge Biagi". Gli studi sulla fattibilità delle nuove infrastrutture, come la Tav, vengono sostituiti da una guerra tra favorevoli e contrari alle Grandi Opere. E mentre le famiglie italiane si producono in acrobazie finanziarie e organizzative degne di un trapezista per far quadrare i conti di casa e crescere i figli, i governanti si perdono in complicate dissertazioni sulla Famiglia Ideale: eterosessuale o omosessuale? conviventi, coniugati o single? Naturalmente di aiuti concreti - finanziamenti, alloggi, asili nido - è difficile vederne. In queste nuove, graffianti inchieste Giovanni Floris percorre le vere linee di frattura della nostra società. Le tasse: chi le paga e chi no? Il lavoro: l'incertezza è una scelta o un destino? Le pensioni: davvero bisogna togliere ai padri per dare ai figli? Indagando i retroscena delle speculazioni finanziarie, delle acquisizioni bancarie, dei monopoli energetici, Floris rivela inoltre quanto spesso l'interesse del cittadino venga sacrificato a più o meno occulti giochi di potere. Per risollevare un Paese in crisi, conclude, dobbiamo poter smettere di estenuarci sul fronte della guerra per la sopravvivenza e concentrarci sulle riforme necessarie, pragmatiche, strutturali. II che significa imporre finalmente al Risiko della politica un nuovo obiettivo: smettere di giocare.

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